Una buona notizia! Finalmente…
La liturgia ci invita a ritornare nella sinagoga di Nazareth, lasciarci stupire dalle parole di Gesù e farci interrogare dalla reazione dei suoi concittadini.
Siamo all'inizio del ministero pubblico del Rabbì di Nazareth e Luca ci mostra quale sarà la traiettoria della sua vicenda. Rifiuto, incomprensione, desiderio di toglierselo di mezzo accompagneranno la sua vita fino agli ultimi suoi giorni.
Anzi, fino agli ultimi giorni della storia dell'umanità.
In questi ultimi giorni, prima della partenza per il Perù, ho ripensato più volte all' "oggi" di Gesù, a quel tempo nuovo di grazia palpitante nella nostra storia.
Non esiste più un tempo dell'uomo e un tempo di Dio, un tempo per l'uomo e uno per Dio. Esiste un tempo solo, una storia sola: quella di Gesù Cristo.
Questo è l' "oggi" definitivo che raccoglie tutte le nostre quotidianità, è la possibilità di trasfigurare le nostre paure e le nostre ferite alla luce della sua Parola, è l'occasione di avere uno sguardo nuovo sulla nostra vita.
Non dobbiamo nasconderci, non c'è nulla da nascondere a Lui.
A volte trovo persone che per anni non si permettono di ricevere il perdono di Dio perché si sentono perdute e imperdonabili; trovo fratelli e sorelle che si identificano con il loro peccato e non concedono nessun spiraglio alla novità che Dio vuole offrire; trovo giovani che non si permettono di scegliere la via della felicità come auto-punizione per errori commessi o perché non si sentono più degni di nulla di bello.
Per voi, cari amici, la Parola ha una buona notizia.
Per voi, fratelli, la Parola è una buona notizia.
Oggi è il giorno di liberazione.
Oggi è il giorno in cui – se lo vuoi – si possono aprire i tuoi occhi, si possono sciogliere le tue catene, le tue ferite possono essere risanate e i tuoi desideri saziati.
Oggi è il giorno di liberazione.
Per te che da anni ti tieni un peso tremendo sullo stomaco e non riesci a metterlo nelle Sue mani.
Per te che sei schiava di un rapporto che non ha futuro.
Per te che non riesci a perdonarti un errore di gioventù e non ti permetti di accogliere il perdono di Dio.
Per te che non riesci a perdonare un torto subito e ti porti questo peso come una zavorra che ti ha isolato da tutto e tutti.
Coraggio! Per te, per la tua vita, per i tuoi sogni, per il tuo amore oggi c'è una buona notizia!
Don Roberto Seregni
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