Per una nostra Pentecoste
Cari ragazzi che state per fare la Cresima,
a quest’ora ferveranno i preparativi e un sacco di persone sobilleranno le vostre ansie. Sarà solo una “parata” o qualcosa di più? Questo Spirito Santo di cui tanto abbiamo parlato cambierà qualcosa nella vostra vita? Proprio ieri Enrico mi ha fatto l’elenco dei regali… e lo Spirito sembrava proprio lontano.
In realtà è proprio quello IL regalo, ma è uno dei tanti che mettiamo da parte dopo un’occhiata superficiale, convinti che non serva poi a granché. Eppure a catechismo abbiamo detto che è Sapienza, Intelletto, Consiglio, Forza, Conoscenza, Pietà e Riverenza verso Dio; o in maniera più simbolica che è fuoco che scalda, acqua che disseta, aria da respirare… Tutte cose buone, ma il Vangelo di Pentecoste ci aiuta semplificando: lo Spirito è l’aiuto di Dio per avere la chiarezza della gioia perfetta.
Cari ragazzi, in tutta la vostra vita incontrerete venditori di presunta gioia: l’ultima versione della playstation, un televisore HD o una bianca polverina magica per risolvere ogni problema… a volte sentirete voci opposte e dovrete scegliere: meglio oasi di piacere a buon mercato o apertura a una relazione più impegnativa? Qualche nozione appiccicata lì per avere un “pezzo di carta” o la scommessa nell’imparare per il gusto di conoscere di più e meglio? Una giostra di emozioni o la scelta consapevole per vivere e non sopravvivere?
Gesù non ha mai venduto niente: quello che aveva l’ha semplicemente regalato. I suoi consigli sono gratis, così come è gratis quella potenzialità che oggi viene ribadita da un segno: dentro di voi c’è una voce chiara e limpida che è la gioia. I suoi surrogati come l’istinto, i doveri, addirittura la felicità (che è passeggera, dura poco più di un attimo!), tendono a fuorviarci. La gioia è duratura, anche se spesso non riusciamo a rimanere in Lei. Eppure essa è veramente la voce di Dio, mansueta, attenta, limpida e liberante. Questo è il mio augurio, questa è la mia promessa d’impegno per il tempo che trascorreremo ancora insieme. Aiutarvi a vederla, a sceglierla, a costruirla.
In realtà è proprio quello IL regalo, ma è uno dei tanti che mettiamo da parte dopo un’occhiata superficiale, convinti che non serva poi a granché. Eppure a catechismo abbiamo detto che è Sapienza, Intelletto, Consiglio, Forza, Conoscenza, Pietà e Riverenza verso Dio; o in maniera più simbolica che è fuoco che scalda, acqua che disseta, aria da respirare… Tutte cose buone, ma il Vangelo di Pentecoste ci aiuta semplificando: lo Spirito è l’aiuto di Dio per avere la chiarezza della gioia perfetta.
Cari ragazzi, in tutta la vostra vita incontrerete venditori di presunta gioia: l’ultima versione della playstation, un televisore HD o una bianca polverina magica per risolvere ogni problema… a volte sentirete voci opposte e dovrete scegliere: meglio oasi di piacere a buon mercato o apertura a una relazione più impegnativa? Qualche nozione appiccicata lì per avere un “pezzo di carta” o la scommessa nell’imparare per il gusto di conoscere di più e meglio? Una giostra di emozioni o la scelta consapevole per vivere e non sopravvivere?
Gesù non ha mai venduto niente: quello che aveva l’ha semplicemente regalato. I suoi consigli sono gratis, così come è gratis quella potenzialità che oggi viene ribadita da un segno: dentro di voi c’è una voce chiara e limpida che è la gioia. I suoi surrogati come l’istinto, i doveri, addirittura la felicità (che è passeggera, dura poco più di un attimo!), tendono a fuorviarci. La gioia è duratura, anche se spesso non riusciamo a rimanere in Lei. Eppure essa è veramente la voce di Dio, mansueta, attenta, limpida e liberante. Questo è il mio augurio, questa è la mia promessa d’impegno per il tempo che trascorreremo ancora insieme. Aiutarvi a vederla, a sceglierla, a costruirla.
Il vostro catechista
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