Impianto fotovoltaico in Parrocchia. Libralato: il Comune prenda esempio
Gennaio 2011 si scriveva.
di Graziano Lanzidei
Pontinia è invasa, ormai da anni, da progetti relativi all’energia, rinnovabile o no.
Società e privati si affollano a presentare domande per poter dar vita a grandi, medi e piccoli impianti che producono energia, è un dato di fatto che Giorgio Libralato, presidente dell’associazione Ecologia e Territorio prova ad analizzare. «Sappiamo della centrale a turbogas, dei 3 progetti delle centrali a biomasse, tutti dichiarati incompatibili con l’economia, l’agricoltura, sappiamo anche delle decine di centrali fotovoltaiche che radono al suolo qualsiasi produzione agricola su 200 ettari di terreno fertile.
Verrebbe da chiedersi il motivo di questa punizione che si cerca di infliggere a tutti i costi a Pontinia per le attuali e future generazioni.
Forse questo succede perché da anni l’amministrazione comunale non riesce a partecipare ai bandi di finanziamento pubblico per avere energia naturale e rinnovabile negli edifici pubblici? Forse questo avviene perché non sostituisce gli impianti di illuminazione pubblica con elementi a consumo ridotto? È colpa forse dei funzionari o degli assessori del ramo che si mostrano poco sensibili e poco attenti?».
Un esempio viene, invece, dalla Parrocchia Sant’Anna. «Hanno annunciato, proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) che farà installare un impianto di 19.80 Kw che riuscirà ad alimentare tutte le attività e i servizi.
Il costo complessivo è inferiore ai 100.000 euro e sarà saldato con finanziamento pagato grazie ai conti energia, al rimborso che il gestore eroga a chi mette in rete corrente il proprio impianto fotovoltaico. L’esempio, anche per il Comune, questa volta arriva dalla Chiesa».
Foto : I FATTI ……
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