Giovedì e venerdì santo
Comincia con la domenica delle Palme la Settimana Santa, quella con i riti che precedono la Pasqua e ricordano gli ultimi giorni della vita di Gesù. Le giornate più significative sono giovedì e venerdì santo e sabato.
Triduo pasquale.
Sono proprio le giornate di giovedì, venerdì e sabato che precedono la domenica di Pasqua e che comprendono i riti legati alla passione di Cristo. Il Triduo termina nella giornata di Pasqua.
Giovedì Santo.
La giornata è quella in cui si rievoca l’ultima cena di Gesù con gli apostoli per celebrare la Pasqua Ebraica.
La tavola era probabilmente a semicerchio con Cristo al centro. I vangeli segnalano Pietro, Giovanni e Giuda Iscariota come le persone sedute più vicino a lui. È a questa cena che Gesù rivelò che uno degli apostoli lo avrebbe tradito. E ancora qui che istituì il rito della Comunione in cui si ricevono il corpo e il sangue di Cristo. Oltre all’Ultima Cena si rievocano appunto l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio.
Lavanda dei piedi.
Durante la Messa viene fatto il gesto simbolico della lavanda dei piedi, come Cristo fece con gli apostoli per dare esempio di umiltà. Solo il Vangelo di Giovanni riporta questo episodio. Gli altari restano senza paramenti alla fine di questa Messa, le croci sono coperte e le campane non suonano.
Venerdì Santo.
È la giornata in cui si ricorda la morte sulla croce di Gesù sul monte Calvario e tradizionalmente se ne ripete l’intera sequenza con la via Crucis. Alle tre del pomeriggio si celebra la Passione, non una messa, ma le Letture, l’adorazione della croce e la comunione. Le campane tacciono in segno di lutto in questa giornata.
Via Crucis.
La via della Croce o via dolorosa ricorda il percorso di Cristo con la croce verso il Golgota. Tradizionalmente le stazioni della via Crucis sono 14: dalla condanna a morte di Gesù alla deposizione del suo corpo nel sepolcro passando per le tre cadute, l’incontro con Maria e la morte sulla croce.
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