Visita Pastorale del Cardinale Martino a Pontinia
Sua Eminenza il Signor Cardinale Renato Raffaele Martino, Protodiacono di Santa Romana Chiesa (cui spetta l’annuncio dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica Vaticana l' “Habemus Papam”) sarà, domenica 26 febbraio p.v, in visita Pastorale a Pontinia.
Il Cardinale, è stato Nunzio Apostolico alle Nazioni Unite per ben 16 anni, dal 1986 al 2002, guidando la delegazione Vaticana a tutte le Conferenze internazionali dell’Onu, e successivamente Richiamato a Roma da San Giovanni Paolo II, a guidare, in qualità di presidente, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Sua Eminenza, verrà accolto dalle Autorità civili e militari presso la chiesa S.Anna di Pontinia intorno alle ore 10.00.
Successivamente, il Cardinale celebrerà la Santa Messa nella Parrocchia Sant'Anna di Pontinia, insieme al Parroco p. Giancarlo Orlini.
La visita del Presule, nata dall'invito di Alessio Anelli, insieme al Parroco e all'amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Carlo Medici, rappresenta un momento significativo per tutta la Comunità di Pontinia, che attende con fermento l'arrivo di Sua Eminenza.
La Fontana di S.Anna – numero 61 Gennaio 2017
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E lasciarono tutto per Gesù, come chi trova un tesoro
Il Battista è appena stato arrestato, un'ombra minacciosa cala su tutto il suo movimento. Ma questo, anziché rendere prudente Gesù, aumenta l'urgenza del suo ministero, lo fa uscire allo scoperto, ora tocca a lui. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo una parola: convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. È l'annuncio generativo del Vangelo.
Convertitevi è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate visione delle cose e di Dio, cambiate direzione, la strada che vi hanno fatto imboccare porta tristezza e buio. Gesù intende offrire lungo tutto il Vangelo una via che conduca al cuore caldo della vita, sotto un cielo più azzurro, un sole più luminoso, e la mostrerà realizzata nella sua vita, una vita buona bella e beata.
Ed ecco il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? «Il regno di Dio verrà con il fiorire della vita in tutte le sue forme» (Giovanni Vannucci). Il regno è la storia, la terra come Dio la sogna.
Gesù annuncia: è possibile vivere meglio, per tutti, e io ne conosco la via; è possibile la felicità. Nel discorso sul monte dirà: Dio procura gioia a chi produce amore. È il senso delle Beatitudini, Vangelo del Vangelo.
Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: è possibile una vita buona, bella e gioiosa; anzi, è vicina. Dio è venuto, è qui, vicinissimo a te, come una forza potente e benefica, come un lievito, un seme, un fermento. Che nulla arresterà.
E subito Gesù convoca persone a condividere la sua strada: vi farò pescatori di uomini. Ascolta, Qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore (Evangelii gaudium).
Il Vangelo ne possiede il segreto, la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Quando è narrato adeguatamente e con bellezza, il Vangelo offre risposte ai bisogni più profondi e mette a disposizione un tesoro di vita e di forza, che non inganna, che non delude.
La conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita. Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, cammina di volto in volto e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore, il solo capace di guarire il cuore. Questo sarà anche il mio annuncio: Dio è con te, con amore. E guarirà la tua vita.
P. Ermes Ronchi
Grazie per il mio Battesimo
Il Consiglio Pastorale
ELENCO VOTATI:
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Boschetto Flora
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Antelmi Grazio
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Baldo Rossana
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Boschetto Matteo
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Raponi Daniele
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Sacchetto William
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Casalati Gianfranco
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Neri Luigi
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Addonizio Michela
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Del Nista Orlando
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Zicchieri Teresa
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D’Ermo Massimo
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De Angelis Francesca
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Miranda Mauro
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AC: Martorelli Marcelo
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CARITAS: Ogliari Carlo
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SCOUT: Autiero Luigi
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CATECHISTI: Spiller Pierina
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CORO S. ANNA: Mari Maura
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UNITALSI: Surpi Anna Rosa
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LA RETE: D’Aguanno Alfredo
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GRUPPO SPORTIVO: Mancon Massimiliano
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Centra Guerrino
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Falso Massimiliano
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Lauretti Lorenzo
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Marchetto Massimiliano
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Rossi Antonella
Centri di Ascolto – Mercoledì 14 Dicembre ore 21:00
TAVOLATO | Pompili Pietro – Migl. 46 ½ dx | STATISTI | Antelmi Grazio – V. A. Moro |
LUNGO BOTTE | Antonella e Daniela Lauretti – Migl. 49 | B.GO PASUBIO | Antonnicola Mario – V. Manzoni |
OLTRE SISTO | Monti Maurizio – V. Formicosa | C. STORICO EST | Del Nista Paolo – V. Lazio |
POETI | Antonnicola Mario – V. Manzoni | C. STORICO NORD | Agnese Ricci Mancini – Viale A. Aleardi |
LATINI | Gassarato Lino – V. dei Latini | C. STORICO OVEST | Antonnicola Mario – V. Manzoni |
MUSICISTI | Ceci Vincenzo – V. Paganini | C. STORICO SUD | Viadana Carmine – V. Sicilia, 12 |
Centri di Ascolto – Mercoledì 7 Dicembre ore 21:00
TAVOLATO | Cerrocchi Bernardino – Migl. 46 ½ sx | STATISTI | Antelmi Grazio – V. A. Moro |
LUNGO BOTTE | Roma Lino e Giuliana – Migl. 49 | B.GO PASUBIO | Sartori Laura – V. Manzoni |
OLTRE SISTO | Battello Michele – Migl. 51 | C. STORICO EST | Del Nista Paolo – V. Lazio |
POETI | Sartori Laura – V. Manzoni | C. STORICO NORD | Iaquone Paola – Viale Italia |
LATINI | Venditti Enrico – V. dei Latini | C. STORICO OVEST | Sartori Laura – V. Manzoni |
MUSICISTI | Saralli Franco – V. Verdi | C. STORICO SUD | Marangoni Bellachioma Giulia – V. Cavour |
La storia del re che morì amando, all’inverosimile
Se sei il Cristo, salva te stesso! Sono scandalizzati gli uomini religiosi: che Dio è questo che lascia morire il suo Messia?
Si scandalizzano i soldati, gli uomini forti: se sei il re, usa la forza! Salvati. C'è forse qualcosa che vale più della vita? Ebbene sì, risponde la narrazione della Croce, qualcosa vale di più, l'amore vale più della vita. E appare un re che muore ostinatamente amando; giustiziato, ma non vinto; che noi possiamo rifiutare, ma che non ci rifiuterà mai. E la risurrezione è il sigillo che un amore così non andrà mai perduto.
Un malfattore appeso alla croce gli chiede di non essere dimenticato e lui lo prende con sé. In quel bandito raggiunge tutti noi, consacrando – in un malfattore – la dignità di ogni persona umana: nella sua decadenza, nel suo limite più basso, l'uomo è sempre amabile per Dio. Proprio di Dio è amare perfino l'inamabile. Non ha meriti da vantare il ladro. Ma Dio non guarda al peccato o al merito, il suo sguardo si posa sulla sofferenza e sul bisogno, come un padre o una madre guardano solo al dolore e alle necessità del figlio.
Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno. E Gesù non solo si ricorda, fa molto di più: lo porta con sé, se lo carica sulle spalle, come fa il pastore con la pecora perduta, lo riporta a casa: sarai con me! E mentre la logica della nostra storia sembra avanzare per esclusioni, per separazioni, per respingimenti alle frontiere, il Regno di Dio è la terra nuova che avanza per inclusioni, per abbracci, per accoglienza.
Ricordati di me prega il peccatore, sarai con me risponde l'amore. Sintesi estrema di tutte le possibili preghiere.
Ricordati di me, prega la paura, sarai con me, risponde l'amore. Non solo il ricordo, ma l'abbraccio che stringe e unisce e non lascia cadere mai: con me, per sempre.
Le ultime parole di Cristo sulla croce sono tre parole regali, tre editti imperiali: oggi – con me – paradiso.
Oggi: adesso, subito; ecco l'amore che ha sempre fretta; ecco l'istante che si apre sull'eterno, e l'eterno che si insinua nell'istante.
Con me: mentre la nostra storia di conflitti si chiude in muri, frontiere e respingimenti, il Regno di Dio germoglia in condivisioni e accoglimenti.
Nel paradiso: quel luogo che brucia gli occhi del desiderio, quel luogo immenso e felice che «solo amore e luce ha per confine».
E se il primo che entra in paradiso è quest'uomo dalla vita sbagliata, allora non c'è nulla e nessuno di definitivamente perduto, nessuno è senza speranza. Le braccia del re-crocifisso resteranno spalancate per sempre, per tutti quelli che riconoscono Gesù come compagno d'amore e di pena, qualunque sia il loro passato: è questa la Buona Notizia di Gesù Cristo.
Padre Ermes Ronchi
Rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale
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