Un cuore nuovo
“Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando dentro di lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dell’uomo a renderlo impuro”.
La vera frontiera tra puro ed impuro passa attraverso il cuore della persona che, per il linguaggio biblico, è la sede delle decisioni umane. Tutto ciò che è esterno non lo tocca (cibi, riti, tradizioni …) perché non compromette le relazioni. Tutto quello invece che esce dal suo cuore (egoismo, orgoglio, brama del piacere, del possedere e dello sfruttamento …) rompono le relazioni con gli altri e con Dio.
Su questo dobbiamo vegliare perché qui nasce la differenza tra discepoli-credenti e non-discepoli-farisei. Le forme esteriori sono utili ed importanti solo se il cuore è formato secondo la mente di Dio fino alla creazione di una coscienza morale realmente corrispondente al Suo volere. In questo modo quanto la persona fa, le cose per cui si impegna, sono realmente trasparenza della vita divina che in Gesù è comunicata all’umanità.
La Parola di Dio rimane il criterio ultimo di giudizio dell’agire del discepolo di Gesù; la cosa importante non sono le pratiche esteriori, ma lo spirito di adesione alla volontà di Dio e di servizio del prossimo. Buona settimana e che Dio abbia a creare in te un “cuore nuovo”.
Padre Giancarlo
Il cibo che non perisce
“Questa è l’opera di Dio: che crediate in Colui che Egli ha mandato” … questo è il cibo che non perisce che Gesù ci invita a procurarci. La fede, che non consiste nel fare ma nel credere in Gesù, sazia tutte le “fami” che ci sono nella persona umana. Fame di affetto, fame di verità, fame di pace, fame di benessere, fame di amicizia, fame di solidarietà, fame di gratuità, fame di rispetto, fame di gratitudine, fame di lavoro, fame di onestà e, per alcuni, fame di pane … Le realtà umane saziano solo in parte queste fami.
Come dice Sant’Agostino: “Il mio cuore non ha trovato pace finché non ha trovato Te, mio Signore!” … ed Agostino era uno che si era molto dato da fare in tutti i campi umani. L’abisso che c’è nel cuore dell’uomo non può essere colmato dalle realtà, anche se buone, semplicemente umane. Tre sono le scelte da fare per iniziare il cammino della fede:
- Credere che questo seme è presente nella nostra vita (ce lo certifica il Battesimo);
- Considerare la fede come una realtà indispensabile alla nostra vita e desiderare che cresca;
- Dare tempo e cura per la sua crescita … il sole dell’Eucaristia festiva … l’acqua della preghiera quotidiana … l’attenzione a togliere le spine che la soffocano della carità …
Buona settimana e che Dio faccia crescere la vostra fede!
P. Gian Carlo
Cinque pani d’orzo e due pesci
“C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci”… ma anche noi con Andrea aggiungiamo, “ma che cos’è questo per tanta gente?”. Secondo la nostra visione, per sfamare migliaia di persone partire da zero o “da cinque pani e due pesci” è la stessa cosa … ed in pratica lo è: Ma non è così per Dio! Poteva fare tutto da solo ed in modo completo e perfetto … ma questo non è il nostro Dio … ha voluto avere bisogno degli uomini e delle donne … perciò tutto quello che dobbiamo fare noi Lui non lo farà mai. Il nostro apporto sarà una miliardesima parte ma Dio la vuole e l’aspetta. Altra caratteristica dell’azione di Dio è l’abbondanza. Davanti alla fame della gente non si accontenta di dare qualcosa, un pane da condividere … ma dà un’abbondanza tale che avanzano “12 canestri”.
Quando Dio dona qualcosa, non diventa povero perché la fonte da dove viene il suo amore è inesauribile. Milioni di uomini e donne godono già su questa terra della Vita di Dio (comunemente chiamata ‘Grazia’) e non la diminuiscono anzi la rendono presente in ogni parte del mondo. L’Eucaristia è questo pane del Cielo, abbondante e nutriente attraverso il quale Dio sazia la nostra fame di vita, di amore, di pace, di comunione, di santità … Buona settimana!
Padre Giancarlo
Amami come sei
Alla scoperta di Padre Piamarta
Abbiamo aggiornato la pagina della Congregazione, aggiungendo alcuni interessanti documenti, per aiutarci a comprendere meglio il messaggio di cui fu portavoce Padre Piamarta.
Li trovate in fondo alla pagina:
- L'umiltà di P.Piamarta
- Piamarta e il lavoro
- Piamarta e il quotidiano
- Piamarta e la cultura
- Piamarta sacerdote bresciano
- Piamarta Santificarsi
- Spiritualità di P.Piamarta
Venite in disparte e riposatevi un pò
Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto e riposatevi un po’ … questa frase di Gesù mi sembra essere la più bella definizione della preghiera e della domenica! Così preghiamo nel prefazio del Giorno del Signore: “È veramente giusto benedirti e ringraziarti, Padre santo, sorgente della verità e della vita, perché in questo giorno di festa ci hai convocato nella tua casa. Oggi la tua famiglia, riunita nell’ascolto della Parola e nella comunione dell’unico Pane spezzato, fa memoria del Signore risorto nell’attesa della domenica senza tramonto, quando l’umanità intera entrerà nel tuo riposo. Allora vedremo il tuo volto e loderemo senza fine la tua misericordia. Con questa gioiosa speranza, uniti agli angeli e ai santi proclamiamo a una sola voce l’inno della tua gloria: Santo, Santo, Santo …”.
Il Paradiso, la Vita eterna vengono presentati come il Riposo ed allora comprendiamo come il “riposatevi” di Gesù non è nient’altro che aprirci un momento il Paradiso e farci entrare nella Comunione divina, farci sentire il suo abbraccio, la sua presenza ristoratrice e risanatrice. Anche lo Spirito Santo viene presentato come Riposo nella fatica. Riprendiamoci il tempo della preghiera quotidiana e domenicale sia personale che familiare come una straordinaria occasione di riposo, di pacificazione e di rigenerazione. Trova il tuo angolo di preghiera e provaci! Buona settimana con un grande abbraccio!
Padre Giancarlo
Nulla ci può separare dall’amore del Padre
Anche questa settimana Padre Giancarlo ci delizia con una sua riflessione. Grazie di cuore!!!
"In Gesù, Dio Padre ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere figli adottivi … L’inno con cui San Paolo inizia la lettera ai cristiani di Efeso (seconda lettura della messa di domenica) è un atto di ringraziamento al Padre per il dono straordinario di suo Figlio Gesù.
Davanti a questo stupendo disegno non possiamo che lodare e magnificare il Signore per quanto ha fatto per la nostra salvezza … Invece le lamentele sono sempre sulle nostre labbra!
Come possiamo sentirci mandati a testimoniare la verità di Dio se continuiamo a lamentarci di quello che il Signore fa per noi? Il cristiano, per tutta la sua vita, deve essere grato al Signore per il dono della fede e sentendosi amato come un figlio deve vivere con la certezza che “nulla può separarlo dall’amore del Padre” … quindi vive nella serenità e nella pace, perché sa in chi ha posto la propria speranza!!!
E se così non fosse? … dobbiamo verificare come abbiamo permesso alla fede di crescere dentro di noi … dobbiamo verificare se la nostra vita si è ancorata ai beni della terra invece che ai beni del Cielo!
Buona settimana!"
Pellegrinaggio Maria SS.ma Del Colle
Padre Gian Paolo,
Le scrivo queste due righe per avere l'occasione di inviare alcune foto del pellegrinaggio a Lenola del 1 giugno 2012.
Con particolare emozione, vorrei segnalare un nuovo evento straordinario: il cipresso seccato e successivamente caduto dalla facciata sinistra del Santuario già da diversi anni, ha ripreso a vegetare, infatti se osservate bene le foto di gruppo scattate all'esterno del Santuario il giorno del pellegrinaggio, sul lato sinistro della facciata si notano due rametti che spuntano esattamente nella stessa posizione del precedente cipresso seccato e poi caduto.
Insomma, il prodigio si ripete dopo quasi 400 anni, Evviva Maria.
Salvatore De Parolis
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