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Scoperta di angoli suggestivi di Roma attraverso la visita ai presepi

presepeCHE REGALO!   Così commentiamo, concordemente. È davvero grande il regalo fattoci dal nostro Parroco, P. Valeriano Montini, proprio alla vigilia dell’Epifania. Perché tanto gradito questo dono? Vi troviamo bellezza, emozione, simpatia, sorpresa, arte ed ancora arte, …ventimila passi, e i 120 scalini del Campidoglio inondato dal sole.

Sette ore di cammino spedito, per gustare l’immensa bellezza di Roma, cominciando da S. Maria Maggiore e completando il viaggio nell’abbraccio del colonnato del Bernini, a S. Pietro, di fronte all’essenziale, toccante Presepe, recentemente visitato da Papa Francesco[…]

Teresa Medici Zicchieri

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Continua la lettura: Visita ai presepi di Roma

Festa del Ringraziamento 2014

«Coltivare la terra in forme sostenibili, per nutrire il pianeta con cuore solidale»; «adottare comportamenti quotidiani basati sulla sobrietà e la salubrità nel consumo del cibo»; «rendere grazie a Dio e ai fratelli» per il dono «che ogni giorno riceviamo dalla terra e dal lavoro dell’uomo, in modo tale da tutelarli anche per le prossime generazioni». Sono le «scelte» indicate dalla Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, nel messaggio per la 64ª Giornata nazionale del ringraziamento (9 novembre 2014).

Festa sport & solidarietà – cerimonia di chiusura

Questa galleria contiene 1 foto.

 

In ricordo di LUCA

Con la Santa Messa celebrata in ricordo di Luca Violo, si è conclusa la cerimonia della “Festa dello sport & della solidarietà”.

Le due giornate dedicate all’evento  tenutosi nel parco “Baden Powell” dell’oratorio, hanno visto la partecipazione di molte persone soprattutto  giovani venuti anche da fuori.

Si ringraziano tutti e coloro che hanno contribuito fattivamente alla riuscita dell’evento,  padre Valeriano e padre Nicola, per aver messo a disposizione gli spazi oratoriali.

Grazie a tutti!!!

 

Festività di Sant’Anna a Pontinia

Festività di Sant’Anna – 26 Luglio

La madre della Vergine, è titolare di svariati patronati quasi tutti legati a Maria; poiché portò nel suo grembo la speranza del mondo, il suo mantello è verde, per questo in Bretagna dove le sono devotissimi, è invocata per la raccolta del fieno; poiché custodì Maria come gioiello in uno scrigno, è patrona di orefici e bottai; protegge i minatori, falegnami, carpentieri, ebanisti e tornitori.
Perché insegnò alla Vergine a pulire la casa, a cucire, tessere, è patrona dei fabbricanti di scope, dei tessitori, dei sarti, fabbricanti e commercianti di tele per la casa e biancheria.
È soprattutto patrona delle madri di famiglia, delle vedove, delle partorienti, è invocata nei parti difficili e contro la sterilità coniugale.
Il nome di Anna deriva dall’ebraico Hannah (grazia) e non è ricordata nei Vangeli canonici; ne parlano invece i vangeli apocrifi della Natività e dell’Infanzia, di cui il più antico è il cosiddetto “Protovangelo di san Giacomo”, scritto non oltre la metà del II secolo.
Questi scritti benché non siano stati accettati formalmente dalla Chiesa e contengono anche delle eresie, hanno in definitiva influito sulla devozione e nella liturgia, perché alcune notizie riportate sono ritenute autentiche e in sintonia con la tradizione, come la Presentazione di Maria al tempio e l’Assunzione al cielo, come il nome del centurione Longino che colpì Gesù con la lancia, la storia della Veronica, ecc.
Il “Protovangelo di san Giacomo” narra che Gioacchino, sposo di Anna, era un uomo pio e molto ricco e abitava vicino Gerusalemme, nei pressi della fonte Piscina Probatica; un giorno mentre stava portando le sue abbondanti offerte al Tempio come faceva ogni anno, il gran sacerdote Ruben lo fermò dicendogli: “Tu non hai il diritto di farlo per primo, perché non hai generato prole”.
Gioacchino ed Anna erano sposi che si amavano veramente, ma non avevano figli e ormai data l’età non ne avrebbero più avuti; secondo la mentalità ebraica del tempo, il gran sacerdote scorgeva la maledizione divina su di loro, perciò erano sterili.
L’anziano ricco pastore, per l’amore che portava alla sua sposa, non voleva trovarsi un’altra donna per avere un figlio; pertanto addolorato dalle parole del gran sacerdote si recò nell’archivio delle dodici tribù di Israele per verificare se quel che diceva Ruben fosse vero e una volta constatato che tutti gli uomini pii ed osservanti avevano avuto figli, sconvolto non ebbe il coraggio di tornare a casa e si ritirò in una sua terra di montagna e per quaranta giorni e quaranta notti supplicò l’aiuto di Dio fra lacrime, preghiere e digiuni.
Anche Anna soffriva per questa sterilità, a ciò si aggiunse la sofferenza per questa ‘fuga’ del marito; quindi si mise in intensa preghiera chiedendo a Dio di esaudire la loro implorazione di avere un figlio.
Durante la preghiera le apparve un angelo che le annunciò: “Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo”.
Così avvenne e dopo alcuni mesi Anna partorì. Il “Protovangelo di san Giacomo” conclude: “Trascorsi i giorni necessari si purificò, diede la poppa alla bimba chiamandola Maria, ossia ‘prediletta del Signore’”.
Altri vangeli apocrifi dicono che Anna avrebbe concepito la Vergine Maria in modo miracoloso durante l’assenza del marito, ma è evidente il ricalco di un altro episodio biblico, la cui protagonista porta lo stesso nome di Anna, anch’ella sterile e che sarà prodigiosamente madre di Samuele.
Gioacchino portò di nuovo al tempio con la bimba, i suoi doni: dieci agnelli, dodici vitelli e cento capretti senza macchia.
L’iconografia orientale mette in risalto rendendolo celebre, l’incontro alla porta della città, di Anna e Gioacchino che ritorna dalla montagna, noto come “l’incontro alla porta aurea” di Gerusalemme; aurea perché dorata, di cui tuttavia non ci sono notizie storiche.
I pii genitori, grati a Dio del dono ricevuto, crebbero con amore la piccola Maria, che a tre anni fu condotta al Tempio di Gerusalemme, per essere consacrata al servizio del tempio stesso, secondo la promessa fatta da entrambi, quando implorarono la grazia di un figlio.
Dopo i tre anni Gioacchino non compare più nei testi, mentre invece Anna viene ancora menzionata in altri vangeli apocrifi successivi, che dicono visse fino all’età di ottanta anni, inoltre si dice che Anna rimasta vedova si sposò altre due volte, avendo due figli la cui progenie è considerata, soprattutto nei paesi di lingua tedesca, come la “Santa Parentela” di Gesù.
Il culto di Gioacchino e di Anna si diffuse prima in Oriente e poi in Occidente (anche a seguito delle numerose reliquie portate dalle Crociate); la prima manifestazione del culto in Oriente, risale al tempo di Giustiniano, che fece costruire nel 550 ca. a Costantinopoli una chiesa in onore di s. Anna.
L’affermazione del culto in Occidente fu graduale e più tarda nel tempo, la sua immagine si trova già tra i mosaici dell’arco trionfale di S. Maria Maggiore (sec. V) e tra gli affreschi di S. Maria Antiqua (sec. VII); ma il suo culto cominciò verso il X secolo a Napoli e poi man mano estendendosi in altre località, fino a raggiungere la massima diffusione nel XV secolo, al punto che papa Gregorio XIII (1502-1585), decise nel 1584 di inserire la celebrazione di s. Anna nel Messale Romano, estendendola a tutta la Chiesa; ma il suo culto fu più intenso nei Paesi dell’Europa Settentrionale anche grazie al libro di Giovanni Trithemius “Tractatus de laudibus sanctissimae Annae” (Magonza, 1494).
Gioacchino fu lasciato discretamente in disparte per lunghi secoli e poi inserito nelle celebrazioni in data diversa; Anna il 25 luglio dai Greci in Oriente e il 26 luglio dai Latini in Occidente, Gioacchino dal 1584 venne ricordato prima il 20 marzo, poi nel 1788 alla domenica dell’ottava dell’Assunta, nel 1913 si stabilì il 16 agosto, fino a ricongiungersi nel nuovo calendario liturgico, alla sua consorte il 26 luglio.
Artisti di tutti i tempi hanno raffigurato Anna quasi sempre in gruppo, come Anna, Gioacchino e la piccola Maria oppure seduta su una alta sedia come un’antica matrona con Maria bambina accanto, o ancora nella posa ‘trinitaria’ cioè con la Madonna e con Gesù bambino, così da indicare le tre generazioni presenti.
Dice Gesù nel Vangelo “Dai frutti conoscerete la pianta” e noi conosciamo il fiore e il frutto derivato dalla annosa pianta: la Vergine, Immacolata fin dal concepimento, colei che preservata dal peccato originale doveva diventare il tabernacolo vivente del Dio fatto uomo.
Dalla santità del frutto, cioè di Maria, deduciamo la santità dei suoi genitori Anna e Gioacchino.

“Avventuriamoci” 21/22 Giugno 2014 Gruppo FSE Pontinia

Questa galleria contiene 2 foto.

AVVENTURIAMOCI

Il gruppo scout FSE di Pontinia,ha organizzato presso la piazza del Cinquantenario, la vita da campo, creando tutte le condizioni per far vivere o far rivivere l'esperienza di uno scout.

 

Il gruppo dei fidanzati

Le prime Comunioni

I battesimi di Pasqua durante la messa di sabato notte

Giovedì Santo 2014

Giovedì Santo è il momento cruciale della vita liturgica: nell’arco di una giornata, la Chiesa contempla l’ultima aurora del tempo quaresimale e il tramonto del primo giorno del Triduo pasquale (triduo significa “tres dies”, ossia tre giorni (Giovedì, Venerdì e Sabato Santo)) che ci conducono verso la Pasqua, il giorno della Resurrezione, in cui trionfa la speranza seppur passando, nei giorni precedenti, attraverso la triste memoria della Croce.

 

Pellegrinaggio a Pompei

Grazie, grazie, grazie! Un triplice grazie al Signore Gesù che ci ispira e alla Madonna del Rosario di Pompei, nostra meta, al nostro Parroco Padre Valeriano Montini, infaticabile guida di questo pellegrinaggio ricco di bellezze spirituali, e non solo.

Pompei: la sola parola evoca tenerezza reciproca tra la Madre celeste e il popolo di Dio.

Chi tra noi non è ancora stato a Pompei? Eppure non si esaurisce il desiderio di tornarvi, tant’è che sono stati necessari due pullman per questo pellegrinaggio (il secondo è previsto per il 9 aprile).

Partiamo puntuali alle 6:30 e il Parroco crea subito un’atmosfera spirituale vibrante introducendoci alla straordinaria bellezza ed efficacia della Parola di Dio, spiegando i salmi delle lodi e descrivendoci i tratti inizialmente controversi della vita del Beato Bartolo Longo, alla cui instancabile opera si deve la Basilica e tutto il complesso delle strutture di carità della nuova Pompei […]

A cura di Teresa Zicchieri Medici

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