La Fontana di S.Anna – Marzo 2017
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Il percorso della Quaresima
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La rete di famiglie educa
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Famiglia è bello
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Da una lezione di catechismo del secondo anno di Cresima
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Tutti a tavola
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Cenacolo eucaristico "San Giovanni Battista Piamarta"
“Non l’abbondanza del sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose interiormente” (Sant’Ignazio di Loyola)
Noi giovani di Azione Cattolica di Pontinia in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana abbiamo avuto l’opportunità di vivere una forte esperienza di Dio. Un’occasione privilegiata offerta per consentirci un momento di pausa, di recupero spirituale, di rinnovamento nella fede e nell’Amore di Cristo.
Con le parole che seguono vogliamo condividere con voi l’esperienza degli Esercizi Spirituali vissuta c/o il Convento dei Cappuccini di Segni dal 16 al 19 marzo scorso.
I sacerdoti che ci hanno accompagnato in questi giorni ci hanno proposto gli esercizi pensati e sperimentati da Sant’Ignazio di Loyola. Egli afferma che: “con gli esercizi spirituali si intende in ogni modo di esaminare la coscienza, meditare, contemplare, pregare e disporre l’anima a liberarsi di tutti gli affetti disordinati e una volta eliminati, a cercare e trovare la volontà divina nell’ organizzazione della propria vita per la salvezza dell’anima”. Sono un metodo di spiritualità e un’insieme di meditazioni e di preghiera, in un’atmosfera di silenzio dove agisce lo Spirito Santo nel cuore di chi e’ disposto a farlo operare.
Il contesto in cui vengono svolti gli esercizi spirituali è certamente un tassello importante poiché Sant’Ignazio esigeva un assoluto silenzio dall’inizio sino al termine dell’esperienza che porta alla solitudine con Dio, il quale ha sempre parlato nel silenzio. Rimanendo in silenzio si ha così la possibilità di capire le nostre miserie e le nostre debolezze per accoglierle e per affidarle completamente nelle mani del Signore.
Questi esercizi spirituali ci hanno aiutato ad allenare lo spirito, per vincere noi stessi e per comprendere la volontà del Signore su di noi. Le giornate erano scandite seguendo un metodo diviso in momenti specifici: punti di meditazione, istruzioni e colloquio con la guida.
Nel primo momento ci venivano affidati due brani della Bibbia da contemplare e meditare partendo dal richiedere una Grazia al Signore per poi essere pronti nell’accogliere la sua Parola. Tutto questo si svolgeva nel silenzio che era uno spazio libero, non vuoto, ma pieno di Dio.
Nel secondo momento abbiamo avuto modo di confrontarci sull’importanza del Discernimento nelle scelte di vita quotidiana. Riguardo il discernimento degli spiriti, Sant’Ignazio ci insegna le regole per sentire e per conoscere in qualche modo le varie mozioni che si producono nell’anima, quelle buone per accoglierle e quelle cattive per respingerle.
Infine il terzo momento era il colloquio con la guida. Gli esercizi ai quali abbiamo partecipato erano semi-guidati: in un tempo della giornata, circa 30 minuti, ciascun giovane poteva incontrare uno tra i sacerdoti che ci accompagnavano nell’esperienza per confrontarsi sul metodo e sulla meditazione che personalmente ognuno di noi aveva sperimentano nell’arco della giornata.
E’ stata una proposta di riflessione e di preghiera che riesce a comunicare il gusto di assaporare la parola di Dio e ad accrescere il desiderio di cercarne sempre un confronto continuo. Per noi giovani è stata una forte esperienza di Fede, suscitata dall’ascolto della parola del Signore, compresa e accolta nel proprio vissuto personale sotto l’azione dello Spirito Santo. Il clima di silenzio, di preghiera, di meditazione e di contemplazione dona capacità di discernimento, di purificazione del cuore, di conversione della vita, per il compimento della propria missione nella chiesa e nel mondo: essere testimoni dell’amore di Cristo.
Gli esercizi spirituali rappresentano un metodo prezioso per cercare e trovare Dio in noi, attorno a noi e in ogni cosa, per conoscere la sua volontà e metterla in pratica. Ognuno di noi porterà a lungo il ricordo di questi giorni di pace e di preghiera vissuti sentendo nel silenzio del cuore la voce di Dio.
ACG Pontinia
Il gruppo sportivo – Oratorio Cup
Video dell’omelia del Cardinale Martino
Grazie a Simone abbiamo la possibilità di vedere il filmato dell'omelia del Cardinale Martino durante la S.Messa della sua visita pastorale a Pontinia.
Lo troverete inoltre nella colonna di destra del sito dopo la galleria fotografica.
Visita Pastorale del Cardinale Martino a Pontinia
Sua Eminenza il Signor Cardinale Renato Raffaele Martino, Protodiacono di Santa Romana Chiesa (cui spetta l’annuncio dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica Vaticana l' “Habemus Papam”) sarà, domenica 26 febbraio p.v, in visita Pastorale a Pontinia.
Il Cardinale, è stato Nunzio Apostolico alle Nazioni Unite per ben 16 anni, dal 1986 al 2002, guidando la delegazione Vaticana a tutte le Conferenze internazionali dell’Onu, e successivamente Richiamato a Roma da San Giovanni Paolo II, a guidare, in qualità di presidente, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Sua Eminenza, verrà accolto dalle Autorità civili e militari presso la chiesa S.Anna di Pontinia intorno alle ore 10.00.
Successivamente, il Cardinale celebrerà la Santa Messa nella Parrocchia Sant'Anna di Pontinia, insieme al Parroco p. Giancarlo Orlini.
La visita del Presule, nata dall'invito di Alessio Anelli, insieme al Parroco e all'amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Carlo Medici, rappresenta un momento significativo per tutta la Comunità di Pontinia, che attende con fermento l'arrivo di Sua Eminenza.
La Fontana di S.Anna – numero 61 Gennaio 2017
E lasciarono tutto per Gesù, come chi trova un tesoro
Il Battista è appena stato arrestato, un'ombra minacciosa cala su tutto il suo movimento. Ma questo, anziché rendere prudente Gesù, aumenta l'urgenza del suo ministero, lo fa uscire allo scoperto, ora tocca a lui. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo una parola: convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. È l'annuncio generativo del Vangelo.
Convertitevi è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate visione delle cose e di Dio, cambiate direzione, la strada che vi hanno fatto imboccare porta tristezza e buio. Gesù intende offrire lungo tutto il Vangelo una via che conduca al cuore caldo della vita, sotto un cielo più azzurro, un sole più luminoso, e la mostrerà realizzata nella sua vita, una vita buona bella e beata.
Ed ecco il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? «Il regno di Dio verrà con il fiorire della vita in tutte le sue forme» (Giovanni Vannucci). Il regno è la storia, la terra come Dio la sogna.
Gesù annuncia: è possibile vivere meglio, per tutti, e io ne conosco la via; è possibile la felicità. Nel discorso sul monte dirà: Dio procura gioia a chi produce amore. È il senso delle Beatitudini, Vangelo del Vangelo.
Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: è possibile una vita buona, bella e gioiosa; anzi, è vicina. Dio è venuto, è qui, vicinissimo a te, come una forza potente e benefica, come un lievito, un seme, un fermento. Che nulla arresterà.
E subito Gesù convoca persone a condividere la sua strada: vi farò pescatori di uomini. Ascolta, Qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore (Evangelii gaudium).
Il Vangelo ne possiede il segreto, la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Quando è narrato adeguatamente e con bellezza, il Vangelo offre risposte ai bisogni più profondi e mette a disposizione un tesoro di vita e di forza, che non inganna, che non delude.
La conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita. Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, cammina di volto in volto e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore, il solo capace di guarire il cuore. Questo sarà anche il mio annuncio: Dio è con te, con amore. E guarirà la tua vita.
P. Ermes Ronchi
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